Trabucchi
Il trabucco è la più complessa e fantasiosa macchina per pescare del litorale adriatico che Rosso, in Gargano magico, definisce: "vetusto congegno formato da pali, tralicci, carrucole (...), bellissimo a vederlo proiettare sull’orizzonte con i suoi complicati rameggi ...".
Si è supposto che l’etimologia della parola trabucco derivi dal provenzale trabucar ossia trasferire.
Nel 1500 d. C. tale termine designava anche una macchina bellica che scagliava (trasferiva) pietre e fuoco, di conseguenza fu attribuito la stessa denominazione al congegno che trasferiva il pesce dal mare alla terra.
Il trabucco, realizzato in legno, è costituito da un palo centrale proteso sull’acqua, sul quale si pone a cavalcioni la vedetta che, con un grido, segnalerà l’entrata del pesce nella rete. I compagni pronti, faranno girare l’argano a pavimento che, con funi e carrucole, recupererà il pesce.